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25 maggio 2008

ASIA OVERLAND 2002
Tratta 6: l'arrivo in Tibet

La rotta e i mezzi di trasporto

Fra Golmud e Lhasa abbiamo preso il leggendario sleeper-bus che copre questa tratta. Noi abbiamo impiegato solo 25 ore, ma la media è di circa 30 e si racconta di gente che ne ha impiegate 60. Il percorso è lungo 1.115 km ed è in assoluto il viaggio più difficile e duro che abbiamo mai affrontato nella nostra esperienza di viaggiatori. Si superano due passi oltre i cinquemila metri di altitudine, raggiugendo la quota massima di 5.200m. e quasi tutto il percorso è fra i 4.500m. ed i 4800m. E' assolutamente indispensabile affrontare questa tratta bene acclimatati, altrimenti può essere molto pericoloso. Noi ci siamo fermati in precedenza qualche giorno fra Xining (2.200m.) e Golmud (2.800m), e siamo andati a dormire a Xiahe (3.000m.) prima di affrontare questo viaggio (vedere la Tratta 5).
A Golmud vendono bombolette di ossigeno per pochi Yuan, ma francamente sono un inutile pacco, al massimo utili solo per emergenza. Con un buon acclimatamento non ci sono problemi.
Ricordate che può fare molto freddo a quelle quote, anche in piena estate, quindi portarsi a bordo qualcosa per coprirsi durante la notte. Portare anche generi alimentari, l'autobus fa solo una sosta per la cena, e portare molta acqua da bere per contrastare l'altitudine.

Nota: le altre vie terrestri note per entrare in Tibet sono da Chengdu e da Kashgar. La rotta da Chengdu è più lunga e più dura di quella da Golmud, e nel 2002 era ancora del tutto off-limits per i turisti. Abbiamo letto di qualcuno che ci è riuscito in autostop illegalmente, con un viaggio infernale. La rotta Kashgar-Lhasa è stata aperta ai turisti nel 2002. In teoria le regole sono le stesse descritte più in basso per la via da Golmud. Il viaggio dura però almeno cinque giorni, quasi tutto sopra i 5000m., in una zona dell'Himalaya completamente deserta, ed è effettuato solo da fuoristrada attrezzati o da camion cinesi. Sicuramente un viaggio straordinario, ma durissimo. A Kashgar (Tratta 9) abbiamo conosciuto una coppia di italiani che aveva fatto questa tratta e ce l'hanno descritta come un viaggio davvero estremo.

Da Lhasa abbiamo fatto un'escursione a Ganden con un fuoristrada a noleggio. Sono circa 80 km fra andata e ritorno, tutti su sterrato, con una sequenza di tornanti mozzafiato che si innalzano fino a 4.300 metri. Ricordiamo che non è possibile noleggiare un auto da soli. E' sempre obbligatorio prendere anche un autista locale, imposto dalle autorità.

Nota: se si ha intenzione di proseguire per il Tibet, conviene passare qualche giorno a Lhasa (3.600 metri) per perfezionare l'acclimatamento.

Periodo

Dal 2 luglio 2002 al 10 luglio 2002.

Paesi attraversati

Cina, Tibet.

Alloggio e pernottamenti

Lo sleeper-bus da Golmud a Lhasa è una scatola infernale dotata di cuccette lunghe circa un metro e mezzo e disposte su due piani. Dire che ci si può dormire significa essere davvero ottimisti. Cercate di accaparrarvi dei posti il più possibile avanti, almeno per respirare un po'. Considerate che, se vi va male, qui sopra potreste anche farci due notti.

A Lhasa abbiamo dormito una notte al Kirey Hotel, e le restanti allo Yak Hotel. A parità di categoria (budget hotel nella zona tibetana, molto caratteristici e molto belli) è decisamente più bello lo Yak Hotel. Entrambi gli hotel, e quasi tutti gli hotel di questa categoria nel quartiere tibetano, hanno sia camere private che comuni, più economiche. Da notare che a Lhasa il posto dove stare *è* la zona tibetana. Scegliere di stare nella zona cinese è come voler andare a Milano e decidere di dormire a Cinisello Balsamo. Con in più la differenza che la zona cinese di Lhasa è più cara di quella tibetana.

Visti

Cina: vedere la Tratta 4.

Tibet: la trafila burocratica per ottenere i documenti ed i permessi necessari per entrare in Tibet può essere snervante e deprimente, o rapida e veloce. Dipende da qual è il vostro obiettivo. Nel 2002 l'unica via per entrare in Tibet via terra passava per Golmud. In teoria non è possibile entrare nella regione come turisti indipendenti, anche se esistono molte vie illegali per provarci, per le quali rimandiamo direttamente alla Lonely Planet. Qui descriviamo solo il metodo "ufficiale".
Premessa: è inutile fare la richiesta del permesso in qualunque luogo della Cina che non sia Golmud, meno che meno a Pechino. A Pechino NON viene rilasciato alcun permesso per entrare in Tibet. Un'altra considerazione molto importante è che quando richiedete il visto per la Cina NON dovete specificare che volete andare in Tibet, altrimenti il visto cinese vi verrà rifiutato (cfr. la sezione Visti della Tratta 4). E' anche inutile sia rivolgersi direttamente al PSB, compreso quello di Golmud, sia fare finta di niente e cercare di comprare il biglietto per Lhasa direttamente alla stazione degli autobus. Anche ammesso che riusciate ad acquistarlo (ad un prezzo 10 volte maggiore di quello che pagano i cinesi, ed anche se parlate cinese perfettamente), al primo posto di blocco fuori da Golmud verrete fermati dalla polizia.
La chiave, l'unica, per avere il permesso di entrata in Tibet passa per il CITS di Golmud e per un bel po' di dollari (200$ a cranio a luglio del 2002). Il CITS di Golmud vende il permesso insieme ad un "pacchetto" organizzato che comprende il biglietto sull'autobus, tre notti a Lhasa ed un accompagnatore che parla inglese. Bisogna essere minimo in tre persone, tassativo.
Per quest'ultima regola non c'è problema, qualche altro turista che deve andare a Lhasa si trova sempre a Golmud. Per quanto riguarda il "pacchetto", in realtà è solo uno specchietto per le allodole. Una volta a Lhasa, nessuno si preoccuperà più di dove andate a dormire, di cosa fate e se siete da soli. In altre parole, quando arrivate a destinazione siete abbandonati a voi stessi, se volete. Naturalmente, se credete, avete sempre la possibilità di alloggiare nelle camere comuni prenotate per voi per tre notti dal CITS di Golmud. Noi abbiamo lasciato perdere.
Quando avrete pagato il CITS di Golmud, che accetta solo Yuan in contanti, penseranno a tutto loro. Voi dovrete solo preoccuparvi di salire sul maledetto sleeper-bus. Non vedrete l'ombra di alcun permesso, nè alcun altro documento vi verrà rilasciato. Semplicemente, avrete pagato una tangente, e il CITS segnalerà il vostro nome all'autista dell'autobus, che a questo punto sarà il vostro lasciapassare ai posti di blocco.
Abbiamo conosciuto qualcuno che ci ha provato per altre vie (autostop, autobus da solo, ecc.), anche gente che lavora in Cina da anni ed il cinese lo parla molto bene, ed anche una ragazza con lasciapassare non governativo. Quasi nessuno di loro è riuscito ad entrare in Tibet in altro modo. Un ragazzo americano che lavora in Cina da cinque anni, dopo essere stato pescato dalla polizia una prima volta, al secondo tentativo è riuscito a strappare un passaggio in autostop da un'automobile, pagandolo 100$, e ha passato i posti di blocco di nascosto di notte. Un altro americano è riuscito a comprare il biglietto dell'autobus a Xining pagandolo solo 40$ (i cinesi lo pagano 4$), ha corrotto l'autista dello sleeper-bus e si è fatto due giorni di viaggio nascosto in fondo all'autobus senza mai poter scendere. Se questa via vi sembra allettante...
Infine, diffidate di coloro che vi propongono un passaggio per soli 100$ sui loro potenti fuoristrada alla stazione ferroviaria di Golmud. Non c'è nessuna garanzia che riescano davvero a portavi a Lhasa, e se la polizia vi pesca ci rimettete anche i 100$.

Nota: consigliamo la lettura del diario di viaggio di questa tratta per comprendere bene i meccanismi che regolano la burocrazia ed i vari modi per riuscire ad entrare in Tibet come turisti indipendenti.

Cose da non perdere e cose da lasciar perdere

Se si riesce a goderselo, il viaggio da Golmud a Lhasa è stupendo.
Lhasa è semplicemente magica. Da non perdere assolutamente un Lassi fresco prima di cena, sulla terrazza di qualche locale affacciato sulla piazza dello Jokhang.
Al piccolo kora di Lhasa conviene dedicare almeno una giornata piena. Va considerato che il Potala è aperto al pubblico solo al mattino.
Altro highlight imperdibile è trascorrere un pomeriggio al monastero di Sera, per assistere agli esercizi di oratoria dei monaci.
Indipendentemente da quanto è lungo il vostro soggiorno a Lhasa, lasciate le visite del Potala e del monastero di Drepung per ultime. Salire a 4000m. lungo le infinite gradinate di queste straordinarie architetture senza essere bene acclimatati è davvero un calvario.
Da Lhasa conviene fare in giornata un'escursione a Ganden, anche per perfezionare l'acclimatamento. Ganden è un vero gioiello, una meraviglia architettonica inserita in uno scenario mozzafiato. Imperdibile questo monastero, ed imperdibile anche il percorso del Kora alto, che offre panoarmi straordinari sul monastero e sulla vallata sottostante, anche se richiede di essere già abbastanza acclimatati, poiché si spinge fino ad oltre 4.400 metri di altitudine.



Dal sito Orizzontintorno.com

22 maggio 2008

VACANZE SALENTO

Rieccoci a noi, care e sospirate vacanze…

Dove ci porterete quest’anno? Nella parte più estrema del tacco d’Italia, dove sorge in tutto il suo splendore la penisola Salentina. Mari incontaminati, gioielli naturalistici, lunghe e interminabili spiagge, antiche masserie, uliveti secolari… in un’atmosfera suggestiva fatta di suoni e danze, riti e tradizioni. Nella nostra cara Italia, in un paese quasi sconosciuto, in una terra ricca di sapori, colori e magia: il Salento.

STIAMO LAVORANDO PER INSERIRE INFORMAZIONI

BLOG DOVE VI RACCONTO TUTTO SUI MIEI VIAGGI